La Transumanza

Photograph: Mauro Gambicorti © Kulturverein Schnals

Photograph: David Bacher © Kulturverein Schnals

Photograph: Mauro Gambicorti © Kulturverein Schnals

Photograph: Di Niro © Asvir Moligal, 2016

Photograph: Di Niro © Asvir Moligal, 2010

La Transumanza. Il movimento stagionale del bestiame lungo gli antichi tratturi nel Mediterraneo e nelle Alpi

Iscritto nel 2019 (14.COM) nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità

1.1 Descrizione dell’elemento

La transumanza, il movimento stagionale del bestiame lungo le rotte migratorie nel Mediterraneo e nelle Alpi, è una forma di pastorizia. Ogni anno in primavera e in autunno, migliaia di animali sono guidati, dall’alba al tramonto, da gruppi di pastori insieme ai loro cani e cavalli lungo percorsi costanti tra due regioni geografiche e climatiche. In molti casi, anche le famiglie dei pastori viaggiano con il bestiame. Si possono distinguere due grandi tipi di transumanza: transumanza orizzontale, in regioni piane o pianeggianti; e transumanza verticale, tipicamente nelle regioni montane. La transumanza modella le relazioni tra persone, animali ed ecosistemi. Implica rituali e pratiche sociali condivisi, prendersi cura e allevare animali, gestire terreni, foreste e risorse idriche e affrontare i pericoli naturali. I pastori transumanti hanno una conoscenza approfondita dell’ambiente, dell’equilibrio ecologico e dei cambiamenti climatici, in quanto si tratta di uno dei metodi di allevamento più sostenibili ed efficienti. Possiedono inoltre competenze speciali relative a tutti i tipi di artigianato e produzione alimentare coinvolti. Le festività durante la primavera e l’autunno segnano l’inizio e la fine della transumanza, quando i portatori condividono cibo, rituali e storie e introducono le generazioni più giovani alla pratica. I principali pastori trasmettono il loro specifico know-how alle giovani generazioni attraverso attività quotidiane, garantendo la continuità della pratica.

1.2 Localizzazione geografica e raggio dell’elemento:

L’elemento si concentra sulla pratica delle comunità dalle seguenti posizioni geografiche: regione alpina (Nord Italia e Austria); Centro e Sud Italia; Grecia.

Nella regione alpina, la transumanza viene praticata dai pastori della Regione italiana della Lombardia e nella Ötztaler Alpen / Alpi Venoste (una catena montuosa delle Alpi centrali). Qui c’è un viaggio tradizionale che inizia in Italia dalla Val Senales /Schanalstal e Val Passiria / Passeier: persone e animali sono guidati sui passi montani di Timmelsjoch / Passo Rombo (2494m), Hochjoch (2885m) e Niederjoch (3017m) fino ai pascoli estivi situati nella valle Ötztal in Austria.

Nell’Italia centrale e meridionale l’elemento è presente nelle Regioni Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata e Sardegna. L’elemento gioca un ruolo chiave in particolare per le comunità situate ad Amatrice, il cui centro storico è stato distrutto dal recente terremoto del 2016, e Ceccano (Lazio); Aversa degli Abruzzi e Pescocostanzo (Abruzzo); Frosolone (Molise); San Marco in Lamis, San Giovanni Rotondo e Monte Sant’Angelo (Puglia); Rivello (Basilicata); Lacedonia e Zungoli (Campania).

Nella Grecia continentale si trovano ovunque greggi migratori di capre e pecore. Inoltre, appaiono in isole di medie e grandi dimensioni, principalmente a Creta ed Eubea, ma anche a Chios, Naxos, Thassos, ecc. Il focus della migrazione degli allevamenti rimane nella Regione della Tessaglia dove, fino ad oggi, risiede la maggior parte dei portatori . La transumanza è inoltre praticata nella Grecia centrale e nelle regioni del Peloponneso.

La transumanza è, tuttavia, diffusa in tutto il mondo ed è stata sviluppata da varie comunità in tutti i continenti. Si trova spesso nelle regioni alpine e nelle aree emarginate e / o ecologicamente disavvantaggiate.

1.3 Dominio(i) dell’elemento:

Dominio(i) dell’elemento come patrimonio culturale immateriale identificato ai sensi dell’Articolo 2.2 della Convenzione:

  • tradizioni ed espressioni orali, ivi compreso il linguaggio, in quanto veicolo del patrimonio culturale immateriale
  • arti performative
  • pratiche sociali, eventi rituali e festivi
  • conoscenze e pratiche relative alla natura e all’universo
  • artigianato tradizionale
  • Altro (i)

Decisione dell’Organo di Valutazione

Iscrizione: 14.COM 10.b.2